• CamiWorks,  Regali molto graditi e fatti col cuoricino,  Storie Originali

    Scuoti la terra dalle scarpe, prima di entrare in casa

    Come si riconosce un “giorno nero”? Nel senso: quali caratteristiche dovrebbe avere una giornata per scalare la classifica delle mediamente tragiche e finire, a buon merito, sul podio delle date da dimenticare? Ci sono dei parametri da rispettare, come una media da capogiro di bestemmie sfuggite più per necessità che per errore, o una somma preoccupante di minuti passati a valutare il tipo di corda con cui intrecciare un cappio – il nylon lascia le bruciature, ma la canapa ha un punto di rottura ridicolo– oppure si tratta di un valore soggettivo? Konraad non lo sa. E, volendo essere completamente sinceri, nemmeno se lo chiede: è piuttosto certo, se non…

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  • CamiWorks,  Commissioni,  NSFW,  PRRRRR,  Regali molto graditi e fatti col cuoricino

    Semplice

    «Tesoro mio, stai per fare una stronzata. E non una su cui ridere la mattina dopo, no no, una di quelle che ti catapultano direttamente nel futuro, su un divanetto di pelle, dove grasso e con le occhiaie parli al terapista di come a diciotto anni ti sei rovinato la vita.»«Come sei melodrammatica. E poi, da quando in qua le carte usano paroloni come stronzata?»«Ne conosco quante ne vuoi. Se abbandoni quest’idea cretina te ne insegno abbastanza da farti cacciare da qualsiasi osteria.»«Non ascoltarla, non ne sa così tante. Dopotutto è stata stampata solo nel 2007.»«Il punto non cambia! Non puoi assolutamente dire di sì!» Nel bagno del terzo piano,…

  • AleWorks,  Commissioni,  Cookie Run: Kingdom,  NSFW

    Lui è il tipo di persona che rende nervoso il caffè.

    L’impasto di cui era fatto Madeleine doveva essere stato, senz’ombra di dubbio, a lievitazione lenta. Anzi, lentissima. E dire che le sue partenze non erano così male, con cappe che volavano in giro e lingue impegnate ad intrecciarsi in bocca che lo facevano annaspare, senza dargli modo di dar fondo alla sua pedanteria («Gli occhiali, mi romperai di nuovo gli occhiali!»), troppo concentrato a cercare di non finire con lo spigolo di qualche mobile conficcato in un fianco – il pan di zenzero sapeva essere particolarmente fastidioso, per non parlare della menta piperita che ti lasciava addosso quell’eau de arbre magique per almeno una settimana. A voler spezzare un grissino…

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  • Blockbuster,  CamiWorks,  Regali molto graditi e fatti col cuoricino,  Storie Originali

    Blockbuster

    Capitolo cinque; “Blockbuster, meno dodici alla chiusura” – Seconda Parte- E’ morto. Les jeux sont faits. Ma no dai, non può essere morto sul serio, ora si tira su e mi rifila quel “vaffanculo” che mi merito. Adesso apre gli occhi. Sta solo giocando, a lui piace fare così. Sì. Sì, non ci sono dubbi. Ci sta mettendo un po’ troppo, però. Dai coglione, il gioco è bello finchè dura poco, non abbiamo tempo per le stronzate. Tirati su e dammi della testa di cazzo, ma fallo alla svelta. Quindi? Perchè non risponde? Vogliamo finirla con questa recita? Oddio. Oddio, oddio, oddio. Non si muove. Ha una faccia tremenda, e…

  • Regali molto graditi e fatti col cuoricino,  Senza categoria,  Storie di Cameron,  Storie Originali

    God save the McArthur

    Fa freddo. O forse no? In realtà non è proprio freddo freddissimo, non ci sono pizzicotti di gelo a punzecchiarti le guance, eppure avverti chiaramente l’aria gelata sulla punta del naso. Solo sulla punta del naso, in effetti. Il resto del corpo è perfettamente acclimatato, ben disteso, ma senti che qualcosa non è al suo posto: non avverti la consueta tensione al cavallo dei pantaloni,quella che ti accoglie ogni singola mattina dopo che ogni singola sera precedente hai rinunciato allo sforzo indicibile di slacciare la cintura dei jeans prima diafflosciarti sul letto come un soufflè. Ah giusto, anche il letto ha qualcosa fuoriposto, ma cosa? Sotto la mandibola non c’è…

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  • CamiWorks,  Regali molto graditi e fatti col cuoricino

    Turn around bright eyes

    21.45 “… Ed è per questo, cari ricercatori della verità, che la residenza “Cold Hands” si assicura un posto solido tra i dieci migliori alberghi da brivido dell’Europa. Come già raccontato nelle puntate precedenti, il Cold Hands è una meta obbligatoria per chiunque sia abbastanza coraggioso da sopportare il gelido respiro degli eterni ospiti ectoplasmatici che lo infestano. Non potrete ignorare la pelle d’oca, quando poserete lo sguardo sul ritratto dell’austera signora del maniero…” Innanzitutto il Cold Hands esiste davvero e, almeno su quest’ultimo punto, puoi tirare un sospiro di sollievo: centinaia di euro, la moneta locale che continua a confonderti, non sono andati a puttane. Infatti, dopo il viaggio…

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  • CamiWorks,  Regali molto graditi e fatti col cuoricino

    Blockbuster

    Capitolo Quattro ; “Blockbuster, meno dodici alla chiusura” -Prima Parte- 12 «Vuoi sapere il mio segreto, esperto?» La voce di Konraad è un misto di allegrezza fuoriluogo, tensione e malcelata eccitazione. L’unica occhiata rapida, capace di raccontare tutta la sua essenza senza girarci attorno in quel modo diretto che hanno gli occhi di parlare, è rivolta a Edmund alle sue spalle e suggerisce che non esisterà mai più un momento liberatorio e splendido come questo, pertanto è meglio che tutti guardino. «Io sono sempre arrabbiato.» Ripetere una citazione che mastica dal duemiladodici non è difficile.Non è difficile nemmeno contrarre le mani in due pugni serrati, considerando il numero infinito di…

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    Blockbuster

    Capitolo 3; “Eventi spiacevoli” Come ben saprai, gli eventi spiacevoli a volte capitano.Sono inevitabili.Sono necessari per progredire nella storia, che sia la mia, la tua, o quella di quattro sfortunati conoscenti che si sono semplicemente trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dopotutto, questo racconto è stato pieno di eventi spiacevoli, quelli che gli esperti chiamerebbero “la chiave d’innesco delle grandi avventure”; e se per caso tu fossi capitato qui per leggere una storia di assurda normalità, il cui unico nodo tra i denti del pettine è un piccolo fraintendimento tra fidanzati, come una cugina scambiata per l’amante o un “ti amo” che tarda troppo ad arrivare, allora ti consiglio…

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    Blockbuster

    Capitolo 2; “Specie dominante” “Siamo in diretta dal Madison Square Garden, dove il dottor Edmund Tatopoulos ha scoperto il nido dell’animale. Dottore può dirci che cosa sta succedendo?” Corrono. Corrono come se avessero la morte alle calcagna. Corrono così forte, e in maniera così disperata, da non distinguere più l’odore acre di pesce rancido che penetra nelle narici, o le locandine di Blockbuster appese alle pareti. Corrono ascoltando l’orchestra di respiri pesanti e lo stridio delle suole di gomma dura sul pavimento, quello che si fa più acuto ad ogni curva: nella testa, oltre al metronomo scandito dai respiri, non ci sono pensieri complessi, solo diverse maniere di formulare un…

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    Blockbuster

    Capitolo 1; “Surreale, ma bello” Come ogni mercoledì mattina, il signor Fabrizio Thacker dovrebbe essere in libreria.Ma come puoi capire dall’uso del condizionale, e dal corsivo che evidenzia la parola con l’unica segnaletica a disposizione dei racconti scritti, il signor Fabrizio Thacker adesso non è in libreria: prima di parlarne, però, è importante sapere qualcosa su di lui, in modo che lui stesso possa scoprirsi tra le righe insieme a te. Il signor Fabrizio Thacker, uomo che ha già scavalcato i trenta con pochi successi da esporre in una bacheca per trofei spoglia, ed almeno un milione di fallimenti a pesargli in tasca come i sassi, non ha mai avuto…

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    Un ragionevole dubbio [Cap2]

    «Tranquillo, seguirò il piano. Recupero i due marmocchi e li porto all’albergo. Lì ci sarà già testa pelata ad attenderci e non dobbiamo fare altro che aspettare, tranquilli e rilassati con il frigobar a disposizione, che il signor Nemecheck ci faccia il favore di raggiungerci» “Non dobbiamo fare altro che aspettare.” “Aspettare.” “Aspettare.” Queste indicazioni sembravano molto più facili da seguire, quando il culo della iena era ancora appoggiato sul sedile anteriore dell’auto del vecchio, a Yuzu.Peccato che i colpi di testa si sono già sprecati all’aeroporto, e che “aspettare”, come aveva ordinato il suo aniki, non sia esattamente una delle attività preferite del kajitsu. E se Bastian impiegasse otto…

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